giovedì 27 maggio 2010

ISRAELE E GRECIA: UN NUOVO ASSE STRATEGICO?

di Daniel Arbib Tiberi

Se, per un verso, i rapporti tra Israele e Turchia sembrano oggi entrati in una parabola diplomatica discendente, Gerusalemme continua il suo avvicinamento strategico alla Grecia. Fonti militari greche, infatti, hanno confermato che il 3 giugno prossimo si terrà una esercitazione militare congiunta tra i due Paesi. L’esercitazione, chiamata in codice Minoas 2010, vedrà la partecipazione di una decina di jet dell’aviazione israeliana che useranno la base di Soda, presso l’isola di Creta.



Va ricordato che, già nel giugno del 2008, Gerusalemme e Atene svolsero una esercitazione aereonautica congiunta che vide la partecipazione di diversi F-15 e F-16 dell’Israel Air Forces. In quell’occasione, sia il quotidiano israeliano Haaretz che il New York Times, parlarono apertamente di una possibile simulazione di un attacco aereo alle centrali nucleari iraniane.
Non è dato sapere se Israele ha intenzione di arrivare ad una azione militare contro Teheran, nel caso la diplomazia internazionale non riesca a fermare il programma nucleare della Repubblica Islamica. Quello che è certo è che, il Governo israeliano, non sembra aver intenzione di farsi trovare impreparato. Sotto il profilo militare quindi, in linea generale, sono tre le possibili vie di attacco alle all’Iran: una via centrale (attraverso la Giordania e l’Iraq), una via meridionale (passando per i cieli dell’Arabia Saudita) e una via mediterranea ed egea. Tutti e tre i percorsi, riservano differenti vantaggi e numerose problematiche. La via mediterranea, però, sembrerebbe essere una delle più plausibili. In quest’ultima ipotesi, appunto, proprio la Grecia potrebbe svolgere il ruolo di partner logistico principale.

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