
I rapporti con il Cremlino si sono rafforzati in questi ultimi mesi. Caracas, infatti, ha firmato nel febbraio scorso un accordo con Mosca per una cooperazione in ambito nucleare. La Russia, non va dimenticato, è il Paese che ha costruito il reattore nucleare iraniano di Busher. Ovviamente, almeno a parole, si tratta di un programma nucleare pacifico che dovrebbe portare il Venezuela ai livelli di Argentina e Brasile (entrambi Paesi con programmi nucleari di tipo civile, avviati da tempo). I dubbi però permangono. Il Venezuela, infatti, sta stringendo legami molto stretti con l’Iran e, la voglia di Chavez di diventare la nuova icona del socialismo internazionale, potrebbe riservare drammatiche sorprese.
Oltre all’accordo sul nucleare, Mosca ha assicurato a Caracas un prezioso rifornimento di armamenti, per un valore che supera i 4 miliardi di dollari (si tratta soprattutto di elicotteri da combattimento e del sistema di difesa aerea Tor-M1).
Come anticipato, Chavez sta lavorando ad una special relationship con l’Iran di Ahmadinejad. Nell’ottica di assicurare a Teheran l’aggiramento delle sanzioni imposte dalla Comunità Internazionale, Caracas rifornisce la Repubblica Islamica di oltre 20,000 galloni di petrolio al giorno e, a quanto pare, ha concesso agli iraniani di aprire numerose banche sul suo territorio.
La “Iran Air”, da parte sua, ha cominciato ad effettuare regolari voli di linea tra Teheran, Caracas e Damasco. Questi collegamenti, sempre secondo gli esperti, stanno favorendo numerosi traffici illeciti e la ramificazione di Hezbollah sul territorio venezuelano: una capacità, quest’ultima, favorita anche dalla presenza di una folta Comunità libanese in loco.
Il legame con Hezbollah, a sua volta, agevola il collegamento tra il Governo di Chavez e il gruppo colombiano delle FARC responsabile, come noto, del traffico di droga in Colombia e di numerosi rapimenti e attentati. Nel 2008, a riprova di quanto suddetto, sono stati scoperti dei documenti che attestano un pagamento di 300 milioni di dollari alle FARC fatto direttamente da Caracas. In un raid contro un campo di addestramento delle FARC compiuto nel 2009, invece, le forze militari di Bogotà hanno ritrovato un sistema missilistico anticarro venduto proprio dalla Colombia al Venezuela duranti gli anni ’80.
Come si vede, quindi, la politica estera che Chavez sta portando avanti, deve perlomeno impensierire. Tra l’indifferenza generale, infatti, il Presidente venezuelano sta rendendo il suo Paese un “porto franco” per gli interessi di Stati e movimenti armati responsabili oggi di numerose crisi geopolitiche. Tutto questo, senza contare il fatto che, sotto il profilo interno, il Venezuela si sta trasformando sempre più in un regime autoritario e intollerante (le intimidazioni verso la Comunità ebraica e quella cattolica ne sono un esempio concreto).
Giudicare quello venezuelano come un problema secondario, quindi, sarebbe solamente un errore che, col passare del tempo, non potrà che divenire sempre più difficile da controllare.
Aggiungo qualche elemento alla discussione.
RispondiEliminaDa esperienza di amici che vivono in Venezuela, Caracas e zone limitrofe sono diventate invivibili, anche oltre il livello di criminalità presente anni orsono. La repressione di ideologie contrapposte al regime di Chavez sta diventando sempre più presente. L'opposizione vive segregata in casa. Per fortuna non sono state ancora (almeno che io sappia) effettuate operazioni militari concrete contro l'opposizione, ma in un regime dittatoriale simile non mi sorprenderebbe.
Ulteriore trend degli ultimi anni inoltre, è legato alla nuova ricchezza riscoperta dalla Colombia. Cittadini colombiani attraversano spesso la frontiera per venire a comprare in Venezuela, essendo il rapporto fra le monete totalmente squilibrato ad oggi.
Comunque, non approvo la tua mancanza di risposta ai miei commenti. Se sei un vero analista geo-politico, come mi sembra di capire, dovresti essere in grado di argomentare anche verso ignoti. Per motivi di privacy preferisco non rivelare la mia identità ma sono certo che una discussione aperta con me ed altri lettori potenziali del blog potrebbe essere molto proficua a rendere questo un mondo non voglio dire migliore, ma per lo meno più informato. Sarò lieto dunque di diffondere la conoscenza all'esterno del tuo blog, soprattutto verso un target di persone che non è altamente preparata su argomenti di politica internazionale ma che al contempo parla solo per informazioni sentite da media ormai non più puliti.
RispondiElimina(questo post puoi anche non pubblicarlo. È solo un messaggio rivolto a te; al quale so che non potrai rispondere se non pubblicamente per cui ti chiedo di non farlo)
Ho letto la fine del commento solo dopo (ero distratto da una cosa di lavoro).
RispondiEliminaAvevo scelto, senza problemi, di pubblicare tutti e due i commenti. Dal secondo commento però non riesco a capire se ti era indifferente che io lo pubblicassi, o se volevi proprio che io categoricamente non lo diffondessi.
Comunque, come si dice, ormai la frittata e fatta e io sto cercando di vedere come toglierlo il commento. Solo che con la tecnologia sono una frana.
Per me sappi che non ci sono problemi a pubblicare tutto (tranne insulti o commenti insensati. Non è però il tuo caso, ovviamente).
Per quanto concerne il discorso dell'anonimato, in parte hai ragione. Un vero analista, come un vero politico, risponde a tutto. E' solo che, in ogni discussione, è bello anche sapersi chiamare.
Non ho problemi a fare retromarcia. Vuoi che ti rispondo. Quando ne sarò capace, allora lo farò.
Ti chiedo solo una cosa: dammi un nome inventato o una iniziale. Almeno eviterò di pensare che discuto con nn...
un saluto
Tranquillo per il commento pubblicato... rende la discussione più animata. Per quanto riguarda le iniziali... userò delle iniziali che ti confonderanno uno po' sulla mia identità..
RispondiEliminaMi fa piacere comunque poter aprire un canale di discussione insieme.
Un saluto,
BH
Sincerità per sincerità, le tue iniziali non mi confondono affatto.
RispondiEliminaAmo i rebus, ma questo l'ho risolto da un pò.
Sei il benvenuto, con o senza iniziali.
ciao
almeno penso...ovviamente.eh eh
RispondiEliminaBH credo di sapere il significato delle iniziali che hai dato.
RispondiEliminaPer chi sei ho mente qualcuno, ma non ho certezze e sinceramente neanche la testa per mettermi a fare tentativi.
Se vuoi contattarmi quindi sai tu dove trovarmi.
Saluti.
D.