venerdì 18 dicembre 2009

ESCLUSIVA DI HAARETZ: LA PROPOSTA DI PACE DI EHUD OLMERT.

di Daniel Arbib Tiberi

Il quotidiano progressista israeliano Haaretz (“la Terra”) ha pubblicato ieri, in esclusiva, quella che, secondo le fonti, sarebbe stata la proposta di pace fatta dall’ex Primo Ministro d’Israele Ehud Olmert (Kadima), al Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (ANP), Abu Mazen.
Secondo quanto proposto da Olmert, per giungere ad un accordo definitivo sulla questione degli insediamenti e dichiarare la nascita dello Stato palestinese, Israele avrebbe compensato l’annessione di alcune parti della Cisgiordania (6,8%), con la concessione di diverse fasce di territorio comprese sia oltre la Linea Verde (5,8%), che nell’area della Striscia di Gaza.
Per quanto concerne la Striscia di Gaza, le concessioni di Israele avrebbero portato il territorio palestinese a confinare con i kibbutzim (fattorie collettive) e i moshavim (insediamenti, villaggi) di Be’eri, Kissufim e Nir Oz. Per ciò che attiene invece alla Cisgiordania, le concessioni proposte dall’ex leader di Kadima, prevedevano la concessione di una porzione di terra nella Valle di Beit She’an (vicino al kibbutz Tirat Tzvi), presso le colline della Giudea (vicino a Nataf e Mevo Betar) e nell’area di Lachish. In totale ai palestinesi sarebbero andati, come compensazione, circa 328 km² di territorio oltre la Green Line. Il collegamento tra la Cisgiordania e la Striscia di Gaza poi, assicurato da un apposito “corridoio”, pur rimanendo sotto la sovranità israeliana, non avrebbe previsto la presenza fisica dei militari di Tzahal.
Da parte sua Israele avrebbe annesso, solo per citare i principali avamposti, le colonie di Ma’aleh Adumim (vicino a Gerusalemme), Ariel e il blocco di Gush Etzion (che comprende colonie come Beitar lllit, Alon Shvut, Efrat per un totale di 60,000 abitanti). In totale quindi, come suddetto, Israele avrebbe annesso il 6.3% della West Bank, ovvero quei territori che comprendono circa il 75% di popolazione ebraica.
Il piano di pace di Olmert è stato presentato ad Abu Mazen, sempre secondo le fonti, nel settembre del 2008, ma non ci sarebbe stata nessuna risposta da parte del leader di Al Fatah.
Ovviamente, nei piani dell’ex Primo Ministro israeliano, era prevista anche l’evacuazione di numerosi coloni soprattutto da zone come Ofra, Beit El, Elon Moreh, Kiryat Arba e Hebron (dove risiete una comunità ebraica). Per la “ricollocazione” degli abitanti evacuati, Israele avrebbe ricevuto dagli Stati Uniti un aiuto finanziario per lo sviluppo delle aree del Negev e della Galilea.
Come detto, questa proposta non ricevette nessun feedback e può essere ormai considerata superata, anche in considerazione del cambio di Governo avvenuto in Israele.
Chissà però che, in una ipotetica trattativa futura, il lavoro di Ehud Olmert non possa ritornare sul tavolo negoziale.

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