lunedì 19 luglio 2010

ISRAELE PRONTO A SCHIERARE LA SUA "CUPOLA DI FERRO"

di Daniel Arbib Tiberi

Israele ha completato lunedì la serie finale di esperimenti per il sistema di difesa antimissile “Iron Dome” (Cupola di Ferro). Il sistema, la cui entrata in operatività è prevista per il mese di novembre, sarà in grado di proteggere così il territorio israeliano dalla minaccia dei missili di media gittata - quelli lanciati a nord dal movimento sciita di Hezbollah e a sud dai miliziani sunniti di Hamas.



Il sistema “Iron Dome” è frutto del lavoro dei tecnici della società Rafael Advanced Defense Ltd in collaborazione con il Ministero della Difesa israeliano. Un contributo economico importante è stato fornito dagli Stati Uniti: il Presidente americano Barack Obama, infatti, nel maggio scorso ha fatto approvare dal Congresso americano uno stanziamento di 205 milioni di dollari per il sistema “Iron Dome”, considerandolo come vitale alla sicurezza dello Stato di Israele. A tal proposito, va ricordato che ogni intercettore del sistema “Iron Dome” costa tra i 10,000 e i 50,000 dollari. Ciò a fronte dei 500 dollari necessari ai miliziani di Hamas ed Hezbollah per fabbricare i loro razzi.
Come detto, dopo la serie di test completati con successo nel deserto del Negev, il sistema “Iron Dome” dovrebbe essere installato nel mese di novembre. Per la precisione, è previsto il dispiegamento di due sistemi antimissile, uno per la protezione dell’area settentrionale e uno per quella meridionale. Secondo quanto calcolato, l’ “Iron Dome”, dovrebbe essere in grado di intercettare i missili con una gittata variabile tra i 5 e i 70 chilometri.
Il Ministro della Difesa israeliano Ehud Barak ha espresso profonda soddisfazione per i risultati ottenuti ma ha evidenziato come, in caso di conflitto, la guerra costerebbe ad Israele circa 1,5 miliardi di dollari al giorno. Una cifra altissima. Per questo Israele pensa, una volta installato e testato l’ “Iron Dome”, di produrlo per l’esportazione all’estero.

4 commenti:

  1. Mi sembra un altro passo avanti e della scienza e per la sicurezza dello Stato di Israele.

    Potresti solo spiegarmi quali città quindi saranno più protette se la gittata dei missili arrivano fino a 70 km?

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  2. bella pezza, 1,5 miliardi al giorno... pero' secondo me non si considera il fatto che in caso di guerra israele come prima mossa distruggerebbe gran parte delle basi di lancio libanesi; comunque la cifra rimarrebbe con parecchi zeri, ma non cosi' alta.
    Certo, la soluzione semplice sarebbe nuclearizzare il sud del libano e mettersi coi ventilatori verso nord :)

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  3. Si, hai ragione, è un costo molto alto e diversi analisti lo ritengono anche insostenibile. Un analista ha evidenziato che il sistema non garantirebbe dai missili che arrivano entro 14 secondi. Il discorso è che cmq qui si sta nel campo dell'innovazione militare: è tutto un costoso e rischioso esperimento. Ma sono scelte obbligate molto spesso, almeno per dare una sensazione di maggiore sicurezza alla popolazione ormai stanca.

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  4. Guarda precisamente servirebbe guardare la cartina e magari fare dei calcoli molto semplici di distanza con un programma come Google Heart. Nel raggio di 70 Km, ad esempio rientrano Sderot ed Ashkelon martoriate dai razzi che arrivano da Gaza. Ma a nord ci sono anche città come Naharyia o Haifa che rischierebbero di essere colpite dai razzi di Hezbollah.

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