lunedì 18 gennaio 2010

FOCUS AFGHANISTAN

di Daniel Arbib Tiberi

L’Afghanistan è nel caos. Dopo le contestate elezioni Presidenziali, che hanno visto la rielezione discussa di Hamid Karzai a Presidente, il Paese si trova sempre più preda dell’instabilità militare e politica. Nelle ultime ore, a Kabul, pare essersi scatenato l’inferno: un gruppo di uomini armati, di cui almeno una ventina muniti di giubbotti esplosivi, hanno preso d’assalto diversi edifici della capitale, tra i quali il Palazzo Presidenziale e il Ministero della Giustizia. L’attacco, rivendicato immediatamente dai Taliban, sembra esser stato meticolosamente organizzato e sinora non è dato sapere le conseguenze drammatiche che sta causando.
Alla pericolosa situazione della sicurezza interna, l’Afghanistan somma anche una nuova instabilità politica: recentemente, infatti, il Presidente Hamid Karzai ha dovuto incassare il secondo voto negativo, da parte del Parlamento afgano, sulla lista di nomi presentati per il nuovo Governo (ben dieci dei diciassette uomini proposti hanno visto bocciata la loro nomina).
L’unica notizia positiva, è rappresentata dal via libera concesso dal Parlamento afgano, al nuovo Ministro degli Esteri Zalmai Rasul che, ovviamente, ha subito cominciato a lavorare in vista della Conferenza internazionale di Londra del prossimo 28 gennaio.
Proprio la Conferenza Internazionale è al centro dell’attenzione di tutta la diplomazia e non solo. Durante il recente incontro con il Ministro degli Esteri inglese David Miliband, il Presidente Karzai ha proposto di aprire un dialogo con l’ala moderata dei Taliban. Il recente attacco – una vera e propria offensiva in stile “Têt” – pare però non lasciare molto spazio ad una eventualità del genere.
Dalla Conferenza internazionale del 28 gennaio, dipenderà inoltre la certezza della data delle prossime elezioni Parlamentari. In questo caso però, a quanto è dato sapere, sia Hamid Karzai che il Presidente della Camera afgana Qanun, hanno sostenuto la volontà di svolgere la tornata elettorale nei tempi stabiliti dalla Costituzione, ovvero nel maggio del 2010.
Taliban e sicurezza permettendo, ovviamente…

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